domenica 14 giugno 2009

Al giudice Imposimato le chiavi della città


Grande successo per lo spettacolo “Lunga è la notte”. Un happening di Pietro Pignatelli interpretato dagli allievi della Accademia di Musical Tasso.
Venerdì 14 marzo la Città di Sorrento è stata onorata della presenza di uno dei volti più rappresentativi della lotta alla criminalità organizzata nella storia d’Italia: il Magistrato Ferdinando Imposimato. Il senatore è giunto a Sorrento perché ospite d’onore delle “Giornate in memoria delle vittime di mafia e camorra” programmate dall’assessore alle P.G. e Cultura Rosario Fiorentino, e organizzate dall’Associazione Culturale Encelado, coordinata da Marianna Di Martino, che da anni ha attivato un percorso educativo alla legalità nelle scuole di Sorrento, con la collaborazione dell’Associazione Peninsula Felix presieduta da Luigi di Prisco, impegnata nella promozione della partecipazione giovanile alla società civile. Il Magistrato è giunto a Sorrento la sera del 13 marzo, ospite dell’Hotel Bristol, ove ha avuto luogo unacena ufficiale con l’assessorato alla Cultura e con alcuni rappresentanti del Comune di Sorrento e della stampa locale; successivamente, il giorno 14 marzo, ha incontrato presso il Teatro Tasso di Sorrento gli studenti della scuola media statale T. Tasso. “Oggi è un onore avere qui un pezzo della storia d’Italia” ha dichiarato l’assessore Rosario Fiorentino “una vita impegnata nella lotta alla criminalità organizzata ed a favore della legalità. Siate testimoni per il futuro dell’eredità che le sue parole vi lasceranno” conclude l’assessore emozionato. “Abbiate fame di sapere, di ascoltare testimonianze” sono le parole di Marianna Di Martino che apre al dibattito. “È vostro diritto conoscere attraverso la voce di chi ha vissuto le esperienze che hanno cambiato la storia. L’associazionismo ha questo fine: di portarvi ad ascoltare le testimonianze affinché poi un giorno voi possiate scegliere.” Il magistrato ha rivolto il suo eloquio ad una platea di giovanissimi studenti delle classi seconde e terze classi più che mai attenti e rapiti. Imposimato ha aperto il dibattito riferendosi alla Giornata della memoria delle vittime di mafia e camorra che è celebrata in tutta Italia per iniziativa dell’associazione Libera, rievocando il ricordo dei Giudici Falcone e Borsellino “uomini che ho conosciuto, che intendevano contrastare sul serio la criminalità organizzata, a dispetto di una piccola parte di Stato che invece ha sempre voluto proteggerla”, ricordando la figura di Don Pino Puglisi “che era un semplice sacerdote che girava per le scuole invitando i giovani a tranciare i rapporti con un sistema corrotto, alternativo allo Stato, e che per questo fu temutomolto di più di tanti magistrati e fu ucciso”. “Non voglio conquistarmi la vostra simpatia con ciò che sto per dirvi, ma tanti anni fa, un uomo di nome Franco Imposimato fu ucciso barbaramente dalla mafia, per il solo fatto che era mio fratello” ha confidato con serenità il Giudice catturando definitivamente l’attenzione dei ragazzi. “Minacciavano mio fratello di morte per spaventare me, per fermare il mio impegno di contrasto alla mafia. Mio fratello mi diceva di continuare, andare avanti, ma io ho cercato invece di salvargli la vita facendogli affidare una scorta, appena gliela tolsero lo uccisero. Mi rende felice il fatto che abbia avuto una bellissima morte, da martire, ma oggi dai più è stato dimenticato, perché ci sono morti di serie A e di serie B.”. E poi racconta con simpatia una vicenda personale. “E pensare che io sono andato a Roma per lavorare nel settore civile… e poi mi sono trovato per vicende concatenate ad essere impegnato nel penale, e ad arrivare fin dove sono adesso. Spesso è il destino che ci sceglie”. Il magistrato ha poi fatto un passaggio celere sull’inchiesta sull’uccisione di Aldo Moro, alla luce delle risultane del suo libro inchiesta “Doveva morire” prevedendo di certo “nuove svolte giudiziarie sul caso anche alla luce del lavoro svolto”. Dopo numerose e pertinenti domande rivolte dagli studenti al magistrato, guidati dai docenti e dalla dirigente scolastica dottoressa Marianna Cappiello, Imposimato è stato salutato con una vera e propria standing ovation e poi accerchiato da numerosi studenti, elargendo autografi come un idolo pop. Visibilmente felice per tanto affetto, ha seguito con attenzione lo spettacolo “Lunga è la notte” un happening di Pietro Pignatelli interpretato dagli allievi della Accademia di Musical Tasso, impegnati nel teatro civile sui temi della legalità, dell’uguaglianza, della giustizia, 75 minuti di canti, balli e monologhi interpretati con sapienza e passione, che hanno commosso il giudice ed infervorato la platea. Il Magistrato è stato poi salutato dall’associazione Giovani Avvocati della penisola sorrentina e poi è partito con in cuore la volontà di tornare presto a Sorrento “per contribuire ancora all’affermazione della cultura della legalità.” “L’intenzione” spiega l’assessore Rosario Fiorentino “è quella di conferire al Senatore Imposimato le chiavi della città”.
Fonte:Agorà

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