sabato 28 marzo 2009

FESTIVAL DELLA CULTURA GIAPPONESE IN ITALIA A SORRENTO




FESTIVAL DELLA CULTURA GIAPPONESE

IN ITALIA A SORRENTO
Sezione relativa al teatro
WADAIKO
Sono tra gli strumenti musicali più grandi del mondo. Quelli che si ottengono
scavando l’interno di grossi alberi molto resistenti superano di solito i 200 Kg. di
peso. Questi strumenti che scuotono il corpo e la mente rappresentano gli strumenti
musicali più importanti delle feste popolari e sono molto amati sia da persone giovani
che anziane, da uomini ma anche da donne. Alle melodie tradizionali giapponesi si
possono affiancare ritmi più moderni di origine occidentale permettendo l’esecuzione
di diversi tipi di musica.
KAGURA
Sono canti e danze presentati come offerta alle divinità giapponesi. Sin dall’antichità
sono eseguiti durante le feste che celebrano i santuari shintoisti o in altre occasioni
molto importanti. Prevedono la combinazione di tamburo, flauto e altri strumenti
musicali e di solito propongono le danze di monaci che indossano una maschera da
leone per esorcizzare le malattie oppure danze di sacerdotesse al servizio dei santuari.
CORO
In tutto il Giappone sono moltissime le persone che fanno parte di un coro. Vengono
organizzate tante gare e i numerosi cori per bambini, donne, uomini, i cori misti, i cori
per persone di mezza età o semplicemente i cori di gente appartenente a una
determinata categoria, sono molto attivi. Quando si esibiscono, oltre alle canzoncine
per bambini che fanno parte del repertorio tradizionale giapponese, propongono
canzoni italiane diventate molto popolari anche in Giappone auspicando al perdurare
dell’amicizia tra i due paesi.
DANZE GIAPPONESI
Si dice che le danze tradizionali giapponesi, tramandate sin dai tempi più antichi,
fossero in origine eseguite per dare la pace alle anime dei defunti. Oggigiorno è
singolare vedere che queste danze semplici ma al tempo stesso raffinate siano eseguite
da persone agghindate con vestiti e accessori all’ultima moda accompagnate dal
sottofondo musicale dei tipici tamburi e flauti giapponesi.
SO±
Il so≠, uno degli strumenti a corde tradizionali giapponesi, è di origine cinese e ha 13
corde. La cassa armonica è di legno di cipresso e le corde sono di seta. Viene suonato
per l’arrivo del nuovo anno, per celebrare qualche ricorrenza, per i matrimoni e altre
occasioni inaugurali. Il suo suono è considerato molto rilassante.
SHAMISEN
Simile a una chitarra, è uno degli strumenti a corde giapponesi più rappresentativi. Ha
assunto la forma che tuttora presenta nel XVI secolo. In seguito, con la diffusione
della sua musica, è stato utilizzato per accompagnare brani di vario genere.
Attualmente viene adoperato per canzoni moderne o canti popolari e per il suo suono
limpido è molto amato anche dai giovani.
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SHIGIN
Fa parte della cultura artistica tradizionale giapponese. Dà grande importanza al
rispetto delle regole e della raffinatezza e consiste nel recitare con una particolare
melodia la poesia cinese o giapponese che canta le bellezze della natura e le gioie e i
dolori degli esseri umani. Ha una storia di circa 200 anni e si è sviluppato in vari tipi
di stili che utilizzano ad esempio il ventaglio o la spada.
BALLETTO
In Giappone non esiste una scuola di balletto nazionale e sono le numerose sale da
ballo popolari a formare i ballerini. Molte sono le persone appassionate di ballo e la
loro età va da un minimo di tre anni a un massimo di settanta anni. Nelle sale da ballo,
oltre ai balli occidentali ci si può cimentare anche nelle danze tradizionali giapponesi
col ventaglio.
TAISHO±GOTO
Scoperto nel 1912, è lo strumento a corde più nuovo e compatto che, grazie alla
combinazione di corde e chiavi che presenta, è dotato di un’ampia estensione sonora.
Emette il suono attraverso un amplificatore ed è considerato uno strumento dalle
molteplici potenzialità in grado di eseguire qualsiasi tipo di suono o musica.
IKEBANA
L’ikebana giapponese si è sviluppato nell’ambito della cultura aristocratica circa 700
anni fa e ancora oggi conta molti appassionati. Consiste nel realizzare con vari
elementi vegetali (erbe, fiori, rami) composizioni che rivelano la bellezza
dell’equilibrio espressivo.
SHODO±
Questa forma d’arte che consiste nello scrivere con bella calligrafia i caratteri su carta
con pennello ed inchiostro, rientra nel curriculum dell’istruzione obbligatoria.
In Giappone da alcuni decenni si organizzano grandissime mostre di shodo≠ che è
considerato una delle forme artistiche contemporanee. Ci sono molte persone (uomini,
donne, anziani e giovani) appassionati di shodo ≠ che si applicano con diligenza a
questo tipo d’arte.
(1) SUIHO±SHODO±KAI
Presenta il Kana shodo≠, una forma di scrittura tipicamente giapponese. Sui kakejiku,
rotoli generalmente di seta che sorreggono un esempio di calligrafia o un dipinto in
senso verticale, vengono scritti i caratteri kana del periodo medievale, mentre sul
tansatsu, un tipo di carta sottile e lunga, sono riportati brani di racconti o poesie.
(2) GRUPPO PER LO SCAMBIO DELLA CULTURA TRADIZIONALE
GIAPPONESE
È una mostra di opere d’arte che combinano l’arte del patchwork con lo shodo≠. Su
ciascuno degli arazzi sono riportati dei caratteri che hanno un significato.
SUIBOKUGA
È un’arte arrivata dalla Cina nel secolo XII. Si utilizza un inchiostro monocromatico e
si realizzano disegni con tratti e colore più o meno intensi. Abbiamo cercato di creare
il mondo caratteristico del suibokuga espressione della sensibilità e dell’impegno dei
giapponesi. L’artista apporta delle variazioni nel disegno con la pressione più o meno
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forte del pennello, allungando i tratti, muovendo la mano con gentilezza o vigore,
mettendoci sempre tutta la sua anima.
IKEBANA
L’ikebana giapponese si è sviluppato nell’ambito della cultura aristocratica circa 700
anni fa e ancora oggi conta molti appassionati. Consiste nel realizzare con vari
elementi vegetali (erbe, fiori, rami) composizioni che rivelano la bellezza
dell’equilibrio espressivo.
PRODOTTI ARTIGIANALI
Sfruttando l’abilità manuale e l’ambiente naturale circostante, i Giapponesi hanno
creato diversi prodotti artigianali. Ce ne sono tanti che hanno grande valore artistico
come la lacca, la ceramica, la stoffa tinta, la ceramica cloisonné e i piccoli oggetti fatti
a mano.
(1) ORIGAMI
Passatempo tradizionale giapponese che consiste nel piegare la carta in modo che
assuma la forma di animali, piante o oggetti di uso comune. Nelle epoche antiche si
adoperava un tipo di carta dai colori intensi chiamata chiyogami che permetteva la
realizzazione di oggetti dalle tinte vivaci.
Di solito si utilizza un solo foglio e, senza adoperare forbici e colla, si piega la carta
con precisione per creare una determinata forma. Oltre ad oggetti tipici di facile
esecuzione come la gru, il pallone e l’elmetto, in tempi recenti sono state realizzate
opere molto più complesse che rivelano un eccellente talento artistico.
(2) SCULTURA SU LEGNO
Si realizza incidendo dei caratteri che hanno un significato nella cornice delle sculture
in legno. Combinano l’estro artistico con messaggi filosofici.
(3) BONSAI ARTIGIANALE
Il bonsai è un’arte antica tramandata da generazioni che riflette l’amore per la
tradizionale natura giapponese. I materiali utilizzati sono: stoffa, carta di riso e resina
adesiva, mentre per la colorazione si adoperano colori ad acqua. Il muschio è quello
vero essiccato e colorato; lo scopo è realizzare in piccoli contenitori composizioni
naturali di vario genere che vanno da semplici piante ad alberi veri e propri.
(4) TSURUSHI HINA
Sono decorazioni di stoffa a tema tramandate sin dal periodo Edo (XVII-XIX secolo).
Si espongono per augurare alle bambine che per la prima volta aspettano l’arrivo di
una delle cinque feste tradizionali giapponesi (7 gennaio, 3 marzo, 5 maggio, 7 luglio,
9 settembre) di crescere bene e di essere felice. Ogni tipo di decorazione ha un suo
specifico significato.
(5) CERAMICA
Si espongono contenitori, piatti e decorazioni che si adoperano in casa e sono stati
ereditati come parte dello stile di vita giapponese.
I guinomi si usano per bere il sake giapponese N.1-24.
I tokkuri servono per metterci dentro il sake giapponese N. 25-28
L’ akari (lampada) N. 29
Il contenitore per fiori che si appende alla parete; il contenitore per fiori N. 30-31
Il contenitore per fiori N. 32
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Il contenitore N. 33
La brocca N. 34
Il kataguchi (recipiente dal quale un liquido può essere versato utilizzando un becco
laterale) N. 35
Il piatto piano N. 36
(6) ARTE DEI FIORI PRESSATI
I fiori pressati si ottengono utilizzando dei fiori freschi essiccati. Si dispongono su un
cartoncino in modo da formare un cesto o un bouquet di fiori, poi si legano con un
nastro e si inseriscono all’interno di una cornice. Per mantenere a lungo intatto il
colore dei fiori, dietro il cartoncino si mette un essiccante sigillato.
(7) WASHICHIGIRIE
Si utilizzano vari tipi della carta di riso tradizionale giapponese fatta a mano. Con i
pezzetti di questa carta strappata, sfruttando gusto raffinato e realismo, si
rappresentano paesaggi naturali delle quattro stagioni o scene di feste popolari.
(8) ARTE IN VETRO (fiori danzanti / bouquet)
È una forma artistica nuova che utilizza come materia prima il vetro e crea opere con
lo stesso gusto con cui si realizza una composizione di ikebana. Si ornano i pezzi di
vetro colorato scelti per fare i petali con steli di ottone creando una composizione
tridimensionale.
Nel 2006 l’artista Shibata Katsumi ha realizzato per la prima volta con una sua tecnica
personale questo tipo di opera d’arte. Tra il vetro splendido e l’ottone lucidato c’è una
perfetta armonia proprio come quella che si stabilisce tra due persone che danzano
insieme ondeggiando con grazia ed eleganza.
(9) NUOVA ARTE IN VETRO
(vetrate artistiche, vetrofusione, arte in vetro / bouquet / arti combinate)
Si taglia il vetro nella forma che piace poi con la fusione si dà ad ogni pezzo la forma
dei petali e si realizza un bouquet.
(10) PATCHWORK
Quest’arte manuale consiste nel cucire insieme pezzi di stoffa in modo da formare un
unico pezzo grande di stoffa. Si realizzano lavori ornamentali combinando pezzi di
stoffa multicolori o creando dei disegni.
(11) ARTE CON LE FOGLIE
Si tratta di opere che rivelano senso estetico e sensibilità poetica realizzate utilizzando
foglie morte suggestive per colore o forma con le quali si disegna la natura sullo
sfondo in cui poi si inseriscono scritte con i caratteri.
Al bianco e nero che caratterizzano la calligrafia si associano i vari colori delle foglie
e dei fiori per realizzare opere di grande fascino in cui alla natura si congiunge uno
spazio espressivo.
KODO±
L’uso dell’incenso diffusosi insieme al buddhismo non è stato utilizzato solo davanti
alle statue del buddha ed ha dato vita a un passatempo aristocratico denominato kodo≠
che ha 1000 anni di storia ed è stato tramandato fino ad oggi.
SHIPPO±YAKI (ceramica cloisonné)
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La ceramica cloisonné si ottiene cospargendo su una lastra di rame una polvere di
vetro che viene cotta ad alta temperatura. Questo tipo di arte è arrivato in Giappone
attraverso la Cina e la Corea lungo la Via della Seta. In ogni paese sono state fatte
ricerche sullo smalto e sono state realizzate splendide opere. Attualmente al repertorio
artistico tradizionale si sono aggiunte opere che utilizzano lamine dorate e argentate.
MOSTRA FOTOGRAFICA DELLA FUJIFILM
Il tema della mostra che si vuole presentare in Italia, a Sorrento è “Costruzioni
storiche giapponesi”. Si espongono in Italia che è una miniera di beni culturali storici,
le foto di costruzioni che mostrano la storia e il gusto estetico giapponese. Si tratta
delle foto dei vincitori di un concorso organizzato dalla Fujifilm.
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